Un protocollo d’intesa firmato tra il
comune, la Pro Loco locale e due società di servizi turistici, senza nessun
avviso pubblico. È questo l’atto gravissimo che denunciano le associazioni
politiche “Noi Re(si)stiamo Qui”, “DiversaMenteGiovani” e “GenerAzione
Flegrea”.
Le tre realtà cittadine, appena reduci
dalle proposte sulla gestione degli eventi a Pozzuoli, tuonano su un tema
importante come il Rione Terra.
Con una Delibera di Giunta, infatti,
l’amministrazione Figliolia ha deciso di dare in affidamento diretto per ben
due anni, a titolo non oneroso da parte dell’ente e dei turisti, la “gestione
delle attività volte all’erogazione di servizi di accoglienza, accompagnamento
e visite guidate presso il percorso archeologico sotterraneo del Rione Terra”.
Cinque i partner, tra cui due società di
servizi turistici, che per due anni ancora si troveranno a gestire tutte le
attività e le visite guidate che si faranno nel percorso sotterraneo
archeologico dell’antica rocca di Pozzuoli, in aggiunta alla realizzazione di
un infopoint nella città, che dia risposte alle tante richieste di turisti che
solcano questo territorio.
“L’amministrazione ha sbagliato due
volte – si legge da una nota congiunta delle associazioni – la prima perché
qualsiasi affidamento andrebbe fatto in maniera pubblica e trasparente, la
seconda è perché si sta parlando del Rione Terra (da anni decantato), perno
centrale dello sviluppo della città. Pensiamo sia doveroso fare un bando
pubblico o una manifestazione d’interesse per gestire questo tipo di attività,
che non solo è prestigiosa in se ma aiuta a completare un gran bel curriculum
associativo e societario. L’amministrazione Figliolia si è affidata ad alcune
società e associazioni facendo tutto sottobanco, dando così l’impressione che
sia una sorta di “spartizione”, non capendo (o facendo finta) che in questo
modo non sapremo mai se nei Campi Flegrei ci sono o meno associazioni o società
più accreditate per gestire le visite al Rione Terra. Si è preferito ancora una
volta la strada dell’esclusione piuttosto che quella dell’inclusione. Dato che
non vogliamo pensare che questa sia stata una spartizione tra amici, chiediamo
che l’amministrazione revochi immediatamente il protocollo d’intesa e indica
una manifestazione d’interesse dove possano presentarsi associazioni e società
con le stesse garanzie sottoscritte dal protocollo”.
La critica che muovono le tre
associazioni politiche guarda anche al futuro, alla prospettiva che il Rione
Terra dovrebbe dare al territorio: “Crediamo che l’associazionismo, il
volontariato sia fondamentale – si legge ancora dalla nota – ma
l’amministrazione non può pensare che questi beni archeologici non siano “messi
a reddito”, parola che piace tanto al sindaco Figliolia e che puntualmente
dimentica. Il percorso archeologico, come tutti i beni della nostra zona,
devono essere fonte di lavoro per i giovani di questa terra”.
Le associazioni:
DiversaMenteGiovani
GenerAzione Flegrea
Noi Re(si)stiamo Qui
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