Al Segretario nazionale del "Partito Democratico"
Pier Luigi Bersani
Al segretario nazionale di "Sinistra Ecologia e Libertà"
Nichi Vendola
Alle direzioni nazionali di "Sinistra Ecologia e Libertà" e "Partito Democratico"
Siamo
un gruppo di giovani,
ragazze e ragazzi, figli di questo territorio, che non vogliono fare
le valige, abbandonare questa terra per lavorare o trovare un posto
migliore. Abbiamo deciso di restare
e di provare a cambiare,
nonostante la crisi, la disoccupazione, lo sfruttamento ed il lavoro
nero. Ogni giorno, da anni ci impegniamo affinché il nostro
territorio migliori, affinché si possano creare le condizioni per
non emigrare e per crescere i nostri figli e le nostre famiglie in
questa splendida terra. Siamo legati a valori quali l’uguaglianza,
la solidarietà, la centralità del lavoro, siamo legati a principi
quali la cultura, la salute e l’acqua come beni pubblici.
Immaginiamo
ogni giorno che questo possa
essere un posto diverso, con
meno disuguaglianza sociale, dove primeggia una concezione di
economia sostenibile, dove
la precarietà sia cancellata dal nostro vocabolario,
dove è possibile immaginare un futuro, con una casa ed un lavoro.
Siamo consapevoli dell’importanza che le grandi organizzazioni
hanno avuto nella storia per il mantenimento della democrazia, per la
socializzazione ed il controllo sugli eletti. Da troppo tempo, ormai,
cerchiamo uno sbocco
politico nell’ampio
panorama del centrosinistra, ma da troppo tempo siamo delusi.
Chiediamo
che inizi una fase nuova,
progressista, italiana. Una nuova costituente progressista Italiana
che abbandoni le logiche di correnti interne, di guerre intestine e
di posizionamenti futili. Siamo stanchi di assistere a direttivi di
partito composti secondo logiche che privilegiano gli amici, i
fedelissimi, troncando qualsiasi discussione, stanchi di persone che
da troppo tempo occupano gli stessi ruoli. Vogliamo un partito dove
ci siano quadri dirigenti nuovi, che guardino il mondo con occhi
diversi, più vicini al cambiamento che ci circonda. Non
ne facciamo solo una questione generazionale,
ma anche di credibilità verso le nuove generazioni e verso tutti
quegli italiani che, come noi da anni, vi hanno continuato a dare
fiducia.
C’è
una generazione di uomini e di modus operandi che ha fatto il suo
corso e che adesso deve lasciare spazio e far camminare su altre
gambe un modo nuovo di
pensare, lontano da tecnicismi che complicano la politica e da
logiche di correnti. Noi
vogliamo far parte di questo cambiamento,
siamo pronti come tanti giovani a metterci la faccia, la passione
l’impegno che da sempre ci contraddistingue e siamo sicuri che
questo è un sentimento diffuso di una generazione che ha deciso di
restare e spesso resistere. Noi
ce la stiamo mettendo tutta, adesso tocca a voi.
Nessun commento:
Posta un commento
Chiunque può commentare, esprimere la propria opinione, il proprio apprezzamento o disaccordo. Nessuno, però, può offendere.